Stanchezza cronica

CFS – SINDROME DA STANCHEZZA CRONICA

Tutti noi abbiamo dei periodi di stanchezza, solitamente transitoria, dovuti a cause conosciute come per esempio lo stress o il superlavoro, questa stanchezza tuttavia migliora con il riposo e non dà troppa preoccupazione.

Se invece la stanchezza diventa cronica è consigliabile rivolgersi ad un medico esperto che possa escludere le molte malattie che possono essere a base di questo sintomo. Circa un quarto dei pazienti che consultano il medico lamentano una stanchezza prolungata, un sintomo comune in molte malattie. Molti studi indicano che solo alcuni di questi pazienti incontrano i criteri della Sindrome da stanchezza cronica.

La sindrome da stanchezza cronica (Chronic Fatigue Syndrome) è un disturbo dalle origine ancora oscure, caratterizzato da una stanchezza prolungata e debilitante, e da multipli sintomi non specifici, quali cefalea, mal di gola ricorrente, dolori muscolari e alle ossa, disturbi del sonno, perdita di memoria, difficoltà di concentrazione e da un malessere generale.
I sintomi per definizione si protraggono per minimo per 6 mesi, ma spesso nella realtà per anni.

DEFINIZIONE e SINTOMI

Nella nuova definizione un caso di Sindrome da Stanchezza Cronica è definito dalla presenza delle seguenti condizioni:

una fatica cronica persistente per almeno 6 mesi che non è alleviata da riposo, che si esacerba con piccoli sforzi e che provoca una sostanziale riduzione dei livelli precedenti delle attività occupazionali, sociali o personali;

ed inoltre devono essere presenti quattro o più dei seguenti sintomi, anche questi presenti per almeno 6 mesi:

disturbi della memoria e della concentrazione tali da ridurre i precedenti livelli di attività occupazionale e personale;

faringite;

dolori delle ghiandole linfonodali cervicali e ascellari;

dolori muscolari e delle articolazioni senza infiammazioni o rigonfiamento delle stesse;

cefalea di tipo diverso da quella presente eventualmente in passato:

sonno non ristoratore;

debolezza post esercizio fisico che perdura per almeno 24 ore.

Vi sono numerosi altri sintomi tipici della CFS come irritabilità, depressione, febbre, disturbi della vista, sintomi che variano a seconda dell’individuo.

CAUSE, INCIDENZA e FATTORI DI RISCHIO

La causa esatta della sindrome da stanchezza cronica (C.F.S.) è sconosciuta. Si ritiene che alla base vi possa essere una risposta anomala del sistema immunitario ad una infezione o ad una intossicazione chimica o alimentare. Alcuni ricercatori sospettano che sia causata da un virus, tuttavia, nessuna causa virale è stata identificata.

La C.F.S. si presenta il più comunemente in giovani e donne intorno ai 35 – 40 anni ed è praticamente assente negli anziani (oltre i 65-70 anni). Si rilevano alcuni rari casi nell’età pediatrica.

Nessun dato indica che la CFS è contagiosa o che le persone devono essere isolate.

DIAGNOSI ed ESAMI

La presenza di una fatica cronica prolungata richiede una valutazione clinica. Una diagnosi di CFS da parte del medico richiede:

una prolungata fatica cronica con i sintomi sopra descritti

assenza di altre malattie.

IL TRATTAMENTO

Non esiste ad oggi un farmaco specifico per la C.F.S.. I trattamenti effettuati servono a ridurre i sintomi quale il dolore muscolare e alle ossa, gli stati febbrili associati alla malattia.